Pinus lambertiana

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Pino da zucchero
Pinus lambertiana
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisionePinophyta
ClassePinopsida
OrdinePinales
FamigliaPinaceae
GenerePinus
SpecieP. lambertiana
Nomenclatura binomiale
Pinus lambertiana
Douglas, 1827
Sinonimi

Strobus lambertiana Moldenke[2]

Nomi comuni

Pino da zucchero, pino dello zucchero

Areale

Il pino da zucchero (Pinus lambertiana Douglas, 1827) è una specie arborea della famiglia delle Pinaceae. La prima descrizione della piante risale al 1827;[3] il nome lambertiana è stato dato in onore del botanico inglese Aylmer Bourke Lambert.

Descrizione

È l'albero pinaceo che può raggiungere le altezze maggiori, crescendo normalmente fino a 40-60 metri; la sua altezza massima documentata è di 81 metri; il diametro del tronco varia da 1,5 a 2,5 metri, arrivando eccezionalmente a 3,5 metri. Questa specie di Pinus fa parte del sottogenere Strobus e, come tutti i membri di questo sottogenere, ha aghi in gruppi da cinque, con un arrotondamento al termine di ogni ramo; i gruppi di aghi hanno un diametro compreso tra 6 e 11 cm. Le pigne generate da P. lambertiana sono più grandi di quelle di qualsiasi altra conifera, con dimensioni da 20-50 cm di lunghezza fino a un massimo di 66 cm. I pinoli che le costituiscono hanno una larghezza di 10-12 mm e un'altezza di 2-3 cm; la riproduzione di P. lambertiana è anemofila, con i pinoli che vengono trasportati dal vento.

Distribuzione e habitat

È originario delle zone di montagna dell'Oregon e della California, negli Stati Uniti occidentali; si estende anche in Bassa California e in altre aree del Messico nord-occidentale: la Sierra Nevada, la Catena delle Cascate, la Catena Costiera Pacifica e la Sierra di San Pedro Mártir.

Storia

Le popolazioni di pino da zucchero sono state seriamente minacciate dall'introduzione accidentale in Europa, attorno al 1909, dalla muffa parassita Cronartium ribicola, la quale ha colpito e portato alla morte un'ampia percentuale di esemplari di P. lambertiana, in particolare nelle aree settentrionali del suo areale; questa muffa ha attaccato e decimato anche le popolazioni di altre specie di conifere.[4] Il Servizio Forestale degli Stati Uniti ha stilato un programma per la crescita di popolazioni di pino da zucchero e di pino bianco occidentale resistenti all'attacco da parte di C. ribicola. I semenzai appositi sono stati allestiti in piena foresta.[5]

Galleria d'immagini

  • Strobili e aghi di P. lambertiana
    Strobili e aghi di P. lambertiana
  • Esemplari di P. lambertiana in una foresta mista di conifere in Sierra Nevada (Messico)
    Esemplari di P. lambertiana in una foresta mista di conifere in Sierra Nevada (Messico)

Note

  1. ^ (EN) Conifer Specialist Group, Pinus lambertiana, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Pinus lambertiana [collegamento interrotto], su World Checklist of Selected Plant Families. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) Pinus lambertiana, su Tropicos.org, Missouri Botanical Garden. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  4. ^ (EN) Dorena Genetic Resource Center (rust resistance program), su US Forest Service. URL consultato il 24 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2005).
  5. ^ (EN) The Sugar Pine Foundation (Sugar Pine and Western White Pine Restoration Program), su Sugar Pine Foundation. URL consultato il 24 dicembre 2023.

Bibliografia

  • (EN) A.K. Farjon, B.T. Styles, Pinus (Pinaceae), in Flora Neotropicalis, vol. 75, 1997, pp. 1-291.
  • (EN) A.K. Farjon, J.A. Pérez de la Rosa, B.T. Styles, Field Guide Pines Mexico Central America, 1997, pp. 1-147.

Voci correlate

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