Corso Santa Anastasia

Corso Santa Anastasia
Il corso visto dalla terrazza di palazzo Maffei in direzione della basilica di Santa Anastasia
Nomi precedentiCorso, corso Felice Cavallotti e corso Francesco Crispi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàVerona
QuartiereCittà antica
Informazioni generali
TipoStrada
Lunghezza230 m
IntitolazioneSanta Anastasia
Collegamenti
InizioPiazza delle Erbe
FinePiazza Santa Anastasia
Luoghi d'interesseBasilica di Santa Anastasia, palazzo Maffei e case Mazzanti
Mappa
Map
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Corso Santa Anastasia un'importante strada situata nel centro storico di Verona, che ricalca in parte l'antico decumano massimo della città romana. Il corso ha inizio da piazza Erbe, celebre per i suoi mercati e monumenti storici, e si estende fino all'omonima piazza Santa Anastasia, dominata dalla basilica romanica che le dà il nome.

Storia

Corso Santa Anastasia, oggi uno dei viali principali del centro storico, ricalca in parte l'antico decumano massimo della città romana. Questo asse viario, che partiva da porta Borsari e attraversava l'intero centro urbano passando per il Foro di Verona, giungeva fino al ponte Postumio, ormai scomparso.[1]

Nel Trecento divenne parte di un'unica lunga strada denominata semplicemente "Corso", che comprendeva anche gli attuali corso Cavour e corso Porta Borsari. L'attuale denominazione "corso Santa Anastasia" risale invece all'unificazione del Veneto all'Italia, avvenuta nel 1866: in quel periodo, l'amministrazione comunale decise di rivedere parte della toponomastica cittadina. Nel corso del tempo, tuttavia, la strada ha subito altri due cambiamenti di nome: nel 1907 il Comune adottò la denominazione di "corso Felice Cavallotti", mentre il regime fascista la rinominò nuovamente come "corso Francesco Crispi". Solo alla fine della seconda guerra mondiale, il corso riassunse il suo nome originario di "corso Santa Anastasia".[1]

Descrizione

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Sull'angolo di palazzo Maffei è ricomparso nel 1949, dopo lavori di ristrutturazione, un affresco votivo della Madonna col Bambino, di origine settecentesca, che è diventato oggetto di devozione popolare.

Sul corso si affacciano vari palazzi di notevole importanza, come la Loggia Barbaro, una loggia di stile gotico, all'interno di un cortile su cui si affacciano palazzi scaligeri, con un trionfale utilizzo dell'arco acuto, e in un angolo un pozzo rinascimentale. Di fronte alla loggia c'è il palazzo in cui ha avuto sede l'Accademia d'Agricoltura, Scienze e Lettere, una delle accademie più antiche d'Europa, oggi spostata in un altro storico palazzo.

Non lontano dal cortile si trovava in passato la chiesetta di Santa Cecilia, importante perché proprio nella chiesetta la figlia di Antonio Badile sposò Paolo Veronese, tanto che nel 1888 venne eretta una statua del Veronese alla fine del corso, in piazza Santa Anastasia (oggi spostata). Della chiesa rimane solo l'antico campanile.

Degno di nota è anche palazzo Bevilacqua, proprietà dell'antica famiglia comitale veronese omonima, dove visse il figlio di Dante Alighieri, Pietro.

Sul lato opposto a palazzo Bevilacqua è presente invece palazzo Pellegrini, antico palazzo storico della città di Verona. Il prospetto principale su corso Sant' Anastasia presenta 3 archi a dei quali 2 hanno cornici lavorate in pietra, il primo è di minor dimensione poiché tamponato in mattoni, mentre il terzo, è la fornice comunicante con Volto Due Mori.

Note

  1. ^ a b Brugnoli, p. 70.

Bibliografia

  • Pierpaolo Brugnoli, Strade di Verona, vol. 1, Roma, Newton & Compton, 2004, SBN IT\ICCU\BVE\0390201.

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