Émile Allais

Émile Allais
NazionalitàBandiera della Francia Francia
Altezza168 cm
Peso68 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom speciale, combinata
SquadraClub de Sports de Megève
Termine carriera1938
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 0 0 1
Mondiali 4 4 0

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Émile Allais (Megève, 25 febbraio 1912 – Sallanches, 17 ottobre 2012) è stato uno sciatore alpino, allenatore di sci alpino e dirigente sportivo francese, tra i più grandi sciatori degli anni trenta e vincitore, tra l'altro, di quattro titoli iridati e di una medaglia olimpica.

Biografia

Sciatore completo, aveva anche un eccezionale senso del tempo: in ogni fase della gara sapeva valutare la propria posizione, capiva i momenti in cui poteva risparmiarsi e altri in cui doveva affrontare dei rischi. Fu innovativo anche dal punto di vista tecnico, contribuendo alla scomparsa della curva telemark.

Sempre abbronzato, con i capelli un po' lunghi, occhi azzurri, era diventato presto un personaggio sia sulle piste dello sci che fuori. Fu anche il primo campione dello sci francese a ricevere la Legion d'onore[senza fonte].

Carriera sciistica

Stagioni 1935-1936

Allais si dedicò alle competizioni di sci alpino dopo aver concluso il servizio militare, nel 1932[1]; ai Mondiali 1935 vinse due argenti, in discesa libera e in combinata.

L'anno dopo partecipò ai IV Giochi olimpici invernali di Garmisch-Partenkirchen 1936, i primi a prevedere una prova di sci alpino, e conquistò la medaglia di bronzo nella combinata. Si rifiutò di fare il saluto nazista, ma non poté evitare di stringere la mano a Hitler a fine gara[senza fonte]. Nella stessa stagione fu 6º nello slalom speciale ai Mondiali di Innsbruck e vinse la combinata del Trofeo del Lauberhorn.

Stagioni 1937-1938

Fu il trionfatore della settima edizione dei Mondiali di sci alpino, a Chamonix nel 1937, dove realizzò una tripletta vincendo l'oro in tutte e tre le specialità in programma (discesa libera, slalom speciale e combinata). In discesa vinse con un vantaggio spettacolare di 13 secondi[senza fonte] su Giacinto Sertorelli e Maurice Lafforgue, che avevano fatto segnare lo stesso tempo.

Dopo Chamonix, ai Mondiali di Engelberg del 1938 arrotondò il suo bottino di medaglie vincendo l'oro nella combinata e l'argento sia in discesa libera sia in slalom speciale.

Carriera da allenatore

Nel 1938 pubblicò con P. Gignoux il Manuel officiel d'enseignement ("Manuale ufficiale di insegnamento"), un testo didattico sulle tecniche di discesa. Al nome di Allais è legata anche una "figura" dello slalom speciale consistente nel piazzare quattro porte successive in cui la prima e la terza, la seconda e la quarta, sono poste su due linee verticali affiancate[senza fonte].

Fu allenatore della nazionale francese per sette anni; fondò l'École de Ski Français e si dedicò al miglioramento della sicurezza sulle piste sciistiche[1][2].

Carriera dirigenziale

Dopo la Seconda guerra mondiale si trasferì prima negli Stati Uniti e poi in Cile, dove collaborò all'avvio di stazioni sciistiche quali, rispettivamente, Squaw Valley (futura sede degli VIII Giochi olimpici invernali nel 1960) e Portillo (che ospitò i Campionati mondiali del 1966)[1].

Rientrato in patria nel 1954, fu direttore tecnico delle stazioni sciistiche di Courchevel, La Plagne, Vars e Flaine[1][2].

Altre attività

Durante la Seconda guerra mondiale partecipò alla Resistenza francese, combattendo sulle Alpi[1]. Nel 1944, accompagna Sandro Pertini e i suoi compagni in Italia, attraversando il massiccio del Monte Bianco. Come racconterà Pertini: "Dico che ho fatto tante volte i 4.000 metri, e invece non era vero… c’era Émile Allais, un campione del mondo di sci, che dopo la guerra accenderà la fiaccola olimpica. Mi misero ai piedi delle racchette mai viste prima… e cado testa in giù… Allais mi prende in braccio… Di notte saltammo un crepaccio; lui con gli sci, io legato a lui… Regalo una borraccia d’argento a Emile Allais. Lui va via. Noi scendiamo verso Entrèves" (Fondazione Turati, Archivio Sandro Pertini, “Intervista del Presidente della Repubblica alla Radio Televisione Aosta”, Roma, 18 gennaio 1979).

A carriera finita si trasferì sulla Costa Azzurra ma senza dimenticare la montagna, la neve e lo sci. Superati abbondantemente i 75 anni, inviò a Cervinia la richiesta d'iscrizione ad Azzurrissimo, la gara di sci alpino più lunga del mondo[senza fonte]. Morì nel 2012, sette mesi dopo il suo centesimo compleanno[1][2].

Palmarès

Olimpiadi

Mondiali

Note

  1. ^ a b c d e f Profilo sports-reference.com, su sports-reference.com. URL consultato il 20 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2014).
  2. ^ a b c (EN) French ski legend dies, in planetski.eu, 19 ottobre 2012. URL consultato il 20 luglio 2014.

Bibliografia

  • Comitato Organizzatore, IV. Olympische Winterspiele 1936 Amtlicher Bericht, Reichssportverlag Berlin SW 68, 1936 ( versione digitalizzata (PDF) (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).)

Altri progetti

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  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Émile Allais

Collegamenti esterni

  • (EN) Émile Allais, su fis-ski.com, FIS. Modifica su Wikidata
  • (EN) Matteo Pacor, Émile Allais, su Ski-DB.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Émile Allais, su skihall.com, National Ski Hall of Fame. Modifica su Wikidata
  • (EN) Émile Allais, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Émile Allais, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 27267878 · ISNI (EN) 0000 0003 7399 3122 · LCCN (EN) n2012067379 · GND (DE) 137601905 · BNF (FR) cb140431116 (data)
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